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Tempio di Hatshepsut: misteri nascosti dell'antica regina.

Indice dei contenuti:
  • La Storia del Tempio di Hatshepsut

  • L'Architettura Innovativa

  • Le Tecniche Costruttive Avanzate del Tempio

  • I Segreti della Decorazione

  • Il Ruolo Religioso del Tempio

  • Qual é Le Scoperte Archeologiche Recenti

  • FAQs

Considerato uno dei più spettacolari templi funerari dell'antico Egitto, il Tempio di Hatshepsut racconta la storia della prima donna a salire sul trono dei faraoni.

 

Costruito tra il 1479 e il 1458 a.C., questo magnifico monumento si erge maestosamente sotto le scogliere di Deir el-Bahari, vicino alla Valle dei Re, raggiungendo un'altezza di 35 metri attraverso tre imponenti terrazze.


Infatti, questo capolavoro architettonico, noto anche come Djeser-Djeseru, richiese ben 15 anni di lavoro per la sua realizzazione.

 

 Durante una recente campagna archeologica, gli studiosi hanno fatto una scoperta straordinaria: un tempio a valle dedicato alla regina, con oltre 1.500 blocchi in calcare e quarzite, alcuni dei quali riportano ancora il suo cartiglio reale.

 

Il tempio, progettato dall'architetto Senenmut, rappresenta una perfetta fusione tra architettura e natura, dedicato sia alla divinità solare Amon-Ra che alla stessa regina Hatshepsut.

 

Il tempio mortuale di Hatshepsut, conosciuto nell'antico Egitto come Djeser-Djeseru, rappresenta un capolavoro architettonico della XVIII dinastia egizia.

 

Questo magnifico complesso monumentale racconta una storia affascinante attraverso le sue pietre millenarie.

 

  • L'origine del nome Djeser-Djeseru

 

Il nome Djeser-Djeseru, che significa "Il Santo dei Santi", fu scelto per sottolineare la sacralità del complesso templare. 

 

Questo appellativo riflette perfettamente la duplice natura del tempio: un luogo dedicato sia al culto postumo della regina che alla venerazione del dio Amon.

 

 La scelta del nome evidenzia anche l'importanza che Hatshepsut attribuiva alla legittimazione del suo regno attraverso la connessione divina.

 

  • La scelta del sito di Deir el-Bahari

 

La decisione di costruire il tempio a Deir el-Bahari non fu casuale. Hatshepsut scelse strategicamente questo luogo per diversi motivi significativi:

 

La vicinanza alla tomba di suo padre, Thutmose I, uno dei primi sovrani sepolti nella Valle dei Re.

 

La presenza del tempio di Mentuhotep II, risalente al 2050 a.C., che servì come fonte d'ispirazione architettonica.

 

La posizione ideale di fronte a Karnak, attraverso il fiume Nilo, che permetteva di creare un collegamento visivo e simbolico con il principale centro religioso dell'epoca.

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L'innovazione architettonica del tempio di Hatshepsut si manifesta attraverso una straordinaria fusione tra design monumentale e paesaggio naturale.

 

Questo capolavoro dell'architettura antica fu completato in circa quindici anni, un risultato notevole considerando la costruzione simultanea di altri monumenti e obelischi a Karnak.

 

  • Le tre terrazze monumentali

 

Le terrazze del tempio si estendono per dimensioni impressionanti. Il livello inferiore misura 120 metri di profondità per 75 metri di larghezza, caratterizzato da portici larghi 25 metri con 22 colonne disposte su due file. 

 

La terrazza centrale, invece, si sviluppa per 75 metri di profondità e 90 metri di larghezza, mentre il livello superiore presenta 26 colonne, ciascuna decorata con una statua osirica alta 5,2 metri.

 

Rispetto al precedente tempio di Mentuhotep II, l'architetto Senenmut introdusse una significativa innovazione eliminando il massiccio centrale, creando così un'ampia terrazza vuota. 

 

Questa modifica permise un accesso diretto per la barca sacra di Amon-Ra, dimostrando una profonda comprensione delle esigenze rituali.

 

  • Il sistema di rampe

 

Il complesso sistema di rampe rappresenta un esempio eccellente dell'ingegneria egizia. Una lunga strada processionale di un chilometro collegava il tempio della valle all'ingresso principale. 

 

Le rampe, che dividevano i portici, permettevano l'accesso tra i diversi livelli attraverso una pendenza graduale che si integrava armoniosamente con il paesaggio circostante.

 

Particolarmente innovativo era il modo in cui la rampa centrale iniziava dal paesaggio naturale per poi fondersi gradualmente con l'architettura costruita.

 

Questo approccio creava una transizione fluida tra ambiente naturale e spazio artificiale, anticipando concetti architettonici sorprendentemente moderni.

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Gli antichi egizi impiegarono tecnologie all'avanguardia per l'epoca. Utilizzarono scalpelli di rame per il taglio della pietra e svilupparono sistemi innovativi di livellamento.

 

 Recenti scoperte archeologiche hanno portato alla luce circa 1.500 blocchi di pietra decorati con scene colorate vivaci, oltre a una varietà di strumenti da costruzione, tra cui scalpelli, martelli in legno e stampi per mattoni.

 

  • L'utilizzo di tecniche costruttive sofisticate è evidenziato dai:
  • Sistemi di sollevamento con contrappesi
  • Meccanismi con gru in legno
  • Metodi di costruzione delle rampe
  • Strumenti di marcatura del livello dell'acqua

La precisione nella lavorazione della pietra è testimoniata dai blocchi recentemente scoperti che mantengono ancora i loro colori originali. 

 

Inoltre, il ritrovamento di una tavoletta in calcare con il nome di Senmut, l'architetto responsabile della costruzione, conferma la meticolosa documentazione del processo costruttivo.

 

Il tempio rappresenta anche un esempio precoce di architettura integrata nel paesaggio. 

 

I colonnati aperti creano zone intermedie tra interno ed esterno, mentre le terrazze potrebbero aver ospitato giardini con piante esotiche importate da Punt, come alberi di incenso e mirra, dimostrando una sofisticata comprensione dell'integrazione tra architettura e natura.

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Le pareti del tempio di Hatshepsut custodiscono un tesoro di arte decorativa che racconta storie affascinanti attraverso rilievi finemente scolpiti.

 

Recentemente, gli archeologi hanno portato alla luce circa 1.500 blocchi di pietra decorati che conservano ancora i loro vivaci colori originali.

 

  • Simbolismo dei rilievi

 

I rilievi del tempio seguono un programma decorativo accuratamente pianificato. 

 

Il portico sud-ovest presenta scene che narrano la famosa spedizione nella terra di Punt, mentre il portico nord-ovest illustra la nascita divina di Hatshepsut, rappresentandola come figlia di Thutmose I e del dio Amon-Re.

 

Nel portico meridionale, inoltre, sono raffigurati due obelischi trasportati da Elefantina al Tempio di Karnak, dove Hatshepsut li presenta al dio Amon-Re. 

 

Particolarmente significativa è la sequenza di undici pannelli a rilievo sulla facciata meridionale della terrazza inferiore, che celebrano Hatshepsut come Horus-Re sullo sfondo di un'antica decorazione.

  • Scene della spedizione di Punt

La narrazione della spedizione di Punt rappresenta uno dei cicli decorativi più straordinari del tempio.

 

 I rilievi iniziano dall'estremità meridionale della parete occidentale e proseguono attraverso la parete sud fino alla parte settentrionale della parete occidentale.

 

 Questa disposizione riflette due aspetti dell'eternità egizia: quello lineare, attraverso la sequenza degli episodi, e quello circolare, nel collegamento ideologico tra le estremità meridionali e settentrionali del Portico di Punt.

 

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Nel cuore dell'antica Tebe, il santuario di Hatshepsut svolgeva un ruolo fondamentale come centro di culto e celebrazioni religiose.

 

Questo magnifico complesso non era solo un monumento commemorativo, bensì un luogo sacro dove si svolgevano rituali elaborati e cerimonie divine.

 

  • Culto di Amon-Ra

 

Il santuario di Amon-Ra occupava una posizione centrale nel tempio, composto da due camere principali scavate nella roccia. La prima, denominata Sala della Barca, presentava dipinti e rilievi degli antichi festival di Opet. 

 

La seconda camera, chiamata Sala della Tavola delle Offerte, costituiva il santuario più interno dove venivano presentate le offerte ad Amon e Hatshepsut.

 

All'interno della sala principale si trovavano quattro statue di Hatshepsut agli angoli, purtroppo prive delle loro teste, mentre sei statue di Amon occupavano le nicchie della sala. 

 

L'architrave dell'ingresso in granito rosso mostrava due rappresentazioni di Amon seduti su un trono, con i re inginocchiati in segno di sottomissione.

 

  • Rituali quotidiani

 

Prima dell'alba, due sacerdoti si recavano al pozzo del tempio per raccogliere l'acqua necessaria ai vasi per le libagioni. Altri sacerdoti preparavano accuratamente cibo e bevande come offerte agli dei, mentre il sommo sacerdote, ḥm-nṯr, si purificava e si vestiva nel pr-dwꜣt in preparazione alla cerimonia.

 

Il naos contenente l'immagine sacra di Amon-Re veniva purificato con incenso. Alle prime luci dell'alba, il sommo sacerdote apriva il santuario e si prostrava davanti al dio, dichiarando di essere stato inviato per conto del re. Successivamente:

 

  • Il santuario veniva purificato con acqua e incenso
  • Una statuetta di Maat veniva presentata all'immagine di culto
  • Le offerte venivano consumate dai sacerdoti nel 'ritorno delle offerte 
  • Ulteriori libagioni purificatrici venivano versate a mezzogiorno e alla sera

 

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Gli scavi archeologici del 2024 presso il tempio di Hatshepsut hanno portato alla luce scoperte straordinarie che arricchiscono notevolmente la nostra comprensione di questo antico complesso monumentale.

  • Il tempio della valle ritrovato

Una missione archeologica congiunta, guidata dalla Fondazione Zahi Hawass per le Antichità e dal Consiglio Supremo delle Antichità, ha fatto una scoperta rivoluzionaria: i resti del tempio della valle di Hatshepsut.

 

 Questo ritrovamento include oltre 1.500 blocchi di pietra decorati con bassorilievi e iscrizioni rare che mostrano la maestria artistica dei regni di Hatshepsut e Thutmose III.

 

Particolarmente significativo è il rinvenimento di più di 100 tavolette in calcare e quarzite con i cartigli della regina Hatshepsut. Inoltre, una tavoletta unica riporta il nome di Senenmut, il celebre architetto della regina, con il titolo di "Sovrintendente del Palazzo".

 

Gli archeologi hanno anche scoperto depositi di fondazione intatti, considerati i più importanti dal tempo degli scavi di Herbert L. Winlock un secolo fa. Questi reperti forniscono informazioni preziose sulla costruzione del tempio e sull'eredità della regina.

 

  • Nuovi reperti del 2024

 

  • Le recenti campagne di scavo hanno portato alla luce numerosi manufatti significativi:
  •  
  • Una collezione di punte di freccia, probabilmente utilizzate nelle battaglie contro gli Hyksos.
  •  
  • Il sarcofago di 'Djehuty Mes', supervisore della regina Tetisher, nonna del re Ahmose.
  •  
  • Tombe rupestri del Medio Regno che precedono la XVIII dinastia.
  •  
  • Necropoli più antiche sepolte sotto il tempio di Hatshepsut.

 

Particolarmente interessante è il ritrovamento di sarcofagi lignei intatti, noti come 'sarcofagi Rishi', tra cui uno contenente i resti di un bambino legato con corde. 

 

Nelle vicinanze, gli archeologi hanno scoperto una stuoia ben conservata e un letto in legno intrecciato, risalenti al periodo di transizione tra la XVII e la XVIII dinastia.

 

Inoltre, la missione ha identificato la tomba di Khuty Mes, sovrintendente del palazzo della regina Tetisheri, datata al nono anno di regno del re Ahmose I (1550-1525 a.C.). Questa scoperta getta nuova luce su un periodo cruciale della storia egizia.

 

Gli archeologi hanno anche rinvenuto monete di bronzo con l'immagine di Alessandro Magno, risalenti all'epoca di Tolomeo I (367-283 a.C.). Tra gli altri reperti significativi figurano giocattoli per bambini in terracotta, maschere funerarie e numerosi amuleti.

 

Secondo Aidan Dodson, professore onorario di Egittologia all'Università di Bristol, la scoperta dei blocchi del tempio della valle di Hatshepsut rappresenta un ritrovamento di eccezionale importanza, poiché questo edificio era stato esaminato solo brevemente da Howard Carter circa 120 anni fa.

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1. Qual è l'importanza architettonica del Tempio di Hatshepsut? 

 

Il Tempio di Hatshepsut è un capolavoro architettonico dell'antico Egitto, caratterizzato da tre imponenti terrazze collegate da rampe.

 

La sua struttura innovativa si integra perfettamente con il paesaggio circostante, rappresentando una fusione unica tra design monumentale e natura.

 

2. Quali sono le recenti scoperte archeologiche legate al Tempio di Hatshepsut?

 

 Nel 2024, gli archeologi hanno scoperto i resti del tempio della valle di Hatshepsut, includendo oltre 1.500 blocchi di pietra decorati, tavolette con i cartigli della regina e depositi di fondazione intatti.

 

 Questi ritrovamenti forniscono nuove informazioni sulla costruzione del tempio e sul regno di Hatshepsut.

 

3. Quale ruolo religioso svolgeva il Tempio di Hatshepsut nell'antico Egitto? 

 

Il tempio era un importante centro di culto dedicato principalmente ad Amon-Ra. Vi si svolgevano rituali quotidiani elaborati e celebrazioni religiose come la "Bella Festa della Valle".

 

Il complesso ospitava anche cappelle dedicate ad altre divinità come Hathor e Anubis.

 

4. Cosa rappresentano i rilievi nel Tempio di Hatshepsut?

 

 I rilievi del tempio narrano storie significative, tra cui la famosa spedizione nella terra di Punt e la nascita divina di Hatshepsut. Questi rilievi non solo documentavano eventi storici, ma avevano anche una funzione magica e religiosa nell'antico culto egizio.

 

5. Perché Hatshepsut si faceva rappresentare con attributi maschili come la barba?

 

 Hatshepsut si faceva spesso rappresentare con attributi maschili, come la barba finta, per legittimare il suo potere come faraone.

 

Questa pratica simboleggiava la sua autorità regale in una società dominata da figure maschili, permettendole di affermarsi come sovrana a tutti gli effetti.

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