La necropoli di Saqqara, che si estende per ben 9 chilometri quadrati a sud del Cairo, rappresenta una delle più straordinarie testimonianze dell'antico Egitto.
Infatti, in questo vasto complesso funerario riposa un incredibile patrimonio storico: oltre 8 milioni di animali mummificati e le tombe di almeno 17 faraoni.
Quando visiterai Saqqara, ti troverai di fronte alla più antica piramide mai costruita in Egitto: la Piramide a Gradoni di Djoser.
Questa maestosa struttura, alta 61 metri e realizzata interamente in pietra intorno al 2770 a.C., segna il passaggio cruciale dalle antiche mastabe alle perfette piramidi di Giza.
In questo viaggio attraverso la storia, scoprirai come Saqqara sia stata la necropoli più importante di Menfi dal periodo della Prima Dinastia fino all'era cristiana.
Dalle recenti scoperte archeologiche, come il laboratorio di mummificazione rinvenuto nel 2018, alle antiche strutture cerimoniali decorate con colonne scanalate e portici, ogni angolo di questo sito UNESCO racconta una storia millenaria che ti lascerà senza fiato.
Il complesso funerario del faraone Djoser rappresenta una svolta epocale nella storia dell'architettura egizia.
Questa monumentale costruzione non fu semplicemente una tomba, ma un'autentica rivoluzione che cambiò per sempre il panorama architettonico dell'antico Egitto.
Costruita circa 4700 anni fa a Saqqara, la piramide a gradoni di Djoser segna il passaggio decisivo dalle semplici mastabe alle maestose piramidi.
Alta originariamente 60 metri e composta da sei livelli di gradoni sovrapposti in pietra calcarea, questa struttura si elevava su una tomba rettangolare profonda 28 metri e larga 7.
Inizialmente concepita come una semplice mastaba quadrata, il progetto subì diverse modifiche durante la costruzione.
In principio fu ampliata in una mastaba rettangolare, poi trasformata in una struttura a quattro gradoni che raggiunse i 42 metri d'altezza.
Successivamente, il progetto si evolse ulteriormente con l'aggiunta di altri due gradoni, portando l'altezza finale a 60 metri e completando il rivestimento con lastre di calcare bianco.
La vera innovazione di questa costruzione risiede nell'utilizzo della pietra.
Prima di Djoser, infatti, nessuna struttura di tali dimensioni era stata realizzata interamente in questo materiale.
Questa scelta non fu casuale, ma rappresentava un desiderio di eternità, riflettendo l'importanza che il faraone attribuiva al concetto di vita dopo la morte.
La mente brillante dietro questa rivoluzione architettonica fu Imhotep, visir e architetto di fiducia del faraone Djoser.
Uomo dai molteplici talenti, Imhotep non era solo un architetto, ma anche un matematico, medico, astrologo, poeta e sacerdote.
La sua figura divenne talmente importante che, secoli dopo la sua morte, fu deificato e venerato come patrono della medicina e della saggezza.
L'ingegno di Imhotep si manifestò non solo nella forma esterna della piramide, ma anche nelle innovazioni architettoniche interne.
Per la prima volta nella storia egizia, vennero introdotti elementi come colonne, capitelli a foglie pendule e grandi padiglioni cerimoniali.
Queste innovazioni tecniche gettarono le basi per le future meraviglie architettoniche dell'antico Egitto.
Il suo approccio alla costruzione fu decisamente rivoluzionario: Imhotep risolse il problema del peso dei blocchi utilizzando pietre più piccole, facili da trasportare e maneggiare.
Questo metodo permise la realizzazione di una struttura imponente senza le tecnologie avanzate che oggi diamo per scontate.
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La Necropoli di Saqqara racconta l'evoluzione delle sepolture reali nell'antico Egitto, riflettendo progressi architettonici e trasformazioni religiose.
Dalla II dinastia con le mastabe, strutture tronco-piramidali, si passa alla rivoluzionaria piramide a gradoni di Djoser nella III dinastia. La IV dinastia segna l'apice con la Grande Piramide di Cheope.
Con il tempo, le piramidi si riducono, ma i Testi delle Piramidi introducono nuove pratiche funerarie.
Il declino dell'Antico Regno segna la fine delle grandi costruzioni, ma Saqqara continua a essere utilizzata anche nel Medio e Nuovo Regno.
Recenti scoperte rivelano tombe attribuibili a quest'ultima epoca, dimostrando la perdurante importanza sacra della necropoli.
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La necropoli di Saqqara non ospita solo maestose piramidi, ma anche centinaia di tombe di nobili e funzionari, offrendo uno sguardo unico sulla vita quotidiana dell'antico Egitto.
Grazie alla protezione della sabbia, molte di queste sepolture conservano decorazioni interne e strutture esterne straordinariamente intatte.
Le pareti delle tombe sono veri e propri documenti storici, illustrando attività quotidiane come mercati, caccia e agricoltura.
Un esempio notevole è la tomba di Khuwy, risalente alla V dinastia, scoperta nel 2019, con affreschi dai colori brillanti.
La tomba di Mehu presenta scene vivide di vita quotidiana e un lungo corridoio decorato.
La mastaba di Ti, scoperta nel 1865, è una testimonianza importante dell'Antico Regno.
Ti, dignitario della V dinastia, è rappresentato in rilievi straordinari che mostrano la sua importanza.
I dipinti ritraggono scene di preparazione dei campi, costruzione di navi e caccia, evidenziando la vita e le attività dell'epoca.
La varietà delle sepolture riflette la rigida gerarchia sociale dell'antico Egitto.
Mentre i faraoni riposavano nelle piramidi e i nobili in elaborate mastabe, le classi meno abbienti avevano sepolture più modeste.
Recenti scoperte di tombe destinate a famiglie della classe lavoratrice rivelano la loro semplicità, ma anche a queste persone venivano celebrati i riti funerari necessari per garantire il passaggio nell'aldilà.
In questo modo, la necropoli di Saqqara racconta non solo la storia dei potenti, ma offre uno sguardo completo sulla società egizia in tutte le sue stratificazioni.
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La pratica del culto degli animali sacri nella necropoli di Saqqara rappresenta uno degli aspetti più affascinanti dell'antica religione egizia.
Questa tradizione, sviluppatasi principalmente durante il Nuovo Regno e raggiungendo il suo apice nell'epoca tolemaica e romana.
Ha lasciato testimonianze straordinarie che ancora oggi sorprendono archeologi e visitatori.
Il Serapeum, scoperto nel 1850 dall'egittologo francese Auguste Mariette, è un complesso sotterraneo di gallerie dedicato alla sepoltura dei tori sacri Apis.
Questi animali erano considerati l'incarnazione vivente del dio Ptah a Menfi e, successivamente, vennero associati anche a Osiride, creando la divinità sincretica Serapide.
Quando un toro Apis moriva, seguivano 70 giorni di cerimonie funebri, durante i quali i sacerdoti digiunavano e si astenevano dai rapporti sessuali.
I corpi dei tori venivano mummificati e poi collocati in enormi sarcofagi di granito, alcuni dei quali pesavano fino a 65 tonnellate.
Particolarmente impressionante è la Grande Galleria, lunga circa 350 metri, che contiene 24 nicchie con altrettanti sarcofagi monumentali.
Oltre ai tori Apis, Saqqara ospita immense catacombe contenenti milioni di animali mummificati.
Una fossa comune ha rivelato circa otto milioni di cani e cuccioli, sistemati in un sistema di 49 gallerie sotterranee vicino al tempio di Anubi, divinità con testa di sciacallo.
Inoltre, sono state rinvenute numerose mummie di ibis, falchi, gatti e babbuini, ciascuno associato a una specifica divinità: gli ibis e i falchi erano sacri a Thot, i gatti alla dea Bastet, i cani ad Anubi e i babbuini ancora a Thot.
Gli animali sacri nell'antico Egitto venivano classificati in due categorie principali.
La prima comprendeva esemplari unici come il toro Apis, scelti per particolari segni distintivi e considerati incarnazioni viventi di una divinità.
La seconda categoria includeva animali comuni che rappresentavano una specie sacra a una determinata divinità.
La mummificazione e la sepoltura di questi animali costituivano un vero e proprio sistema economico: venivano allevati appositamente, mummificati in laboratori specializzati chiamati "wabet" e venduti ai pellegrini come offerte votive.
I fedeli acquistavano questi ex voto per ottenere favori dalle divinità, creando un fiorente commercio che talvolta portava anche a pratiche fraudolente, come la vendita di false mummie contenenti solo paglia o pochi resti ossei.
1. Qual è l'importanza storica della necropoli di Saqqara?
Saqqara è una delle più importanti necropoli dell'antico Egitto, che ospita oltre 8 milioni di animali mummificati e le tombe di almeno 17 faraoni.
È stata la necropoli principale di Menfi dalla Prima Dinastia fino all'era cristiana, offrendo una straordinaria testimonianza dell'evoluzione architettonica e spirituale egizia.
2. Cosa rende unica la piramide di Djoser a Saqqara?
La piramide di Djoser è la prima piramide mai costruita in Egitto.
Alta 61 metri e realizzata interamente in pietra intorno al 2770 a.C., segna il passaggio cruciale dalle antiche mastabe alle piramidi.
Progettata dall'architetto Imhotep, rappresenta una rivoluzione nell'architettura egizia e simboleggia il desiderio di eternità del faraone.
3. Quali informazioni ci forniscono le tombe dei nobili a Saqqara?
Le tombe dei nobili a Saqqara offrono uno sguardo unico sulla vita quotidiana dell'antico Egitto.
Le loro pareti sono decorate con scene dettagliate di attività come la caccia, l'agricoltura e la costruzione di navi.
Queste rappresentazioni, come quelle nella tomba di Ti, sono considerate tra i più bei rilievi dell'Antico Regno.
4. Che ruolo aveva il culto degli animali sacri a Saqqara?
Il culto degli animali sacri era una pratica importante a Saqqara, soprattutto durante il Nuovo Regno e l'epoca tolemaica.
Il Serapeum ospitava i tori Apis mummificati, mentre altre catacombe contenevano milioni di animali come ibis, falchi e cani, ciascuno associato a una divinità specifica.
Questa pratica era anche alla base di un fiorente sistema economico.
5. Quali sono le recenti scoperte archeologiche a Saqqara?
Recenti scavi a Saqqara hanno portato alla luce nuove scoperte significative, tra cui un laboratorio di mummificazione rinvenuto nel 2018 e 22 pozzi funerari collegati da tunnel sotterranei, contenenti sarcofagi del Nuovo Regno.
Queste scoperte dimostrano che Saqqara mantenne la sua importanza sacra molto più a lungo di quanto si pensasse in precedenza.
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